Monte Cavallo casa in legno

Monte Cavallo, qui la ricostruzione veloce: “casetta” di 90 metri quadri in nove giorni

La struttura polivalente in legno si trova di fianco al ristorante Il Nido dell’aquila, riaperto lo scorso 8 aprile.

L’aquila sopra le montagne di Monte Cavallo torna a volare alta, inaugurazione ufficiale sotto una leggera nevicata per la struttura polivalente in legno da 90 metri quadrati, donata da Unindustria Treviso al piccolo Comune terremotato. Una delegazione dell’associazione industriali trevigiana, guidata dalla presidente Maria Cristina Piovesana è giunta stamane a Monte Cavallo, accolta dal sindaco Pietro Cecoli e dai colleghi di Confindustria Macerata, con il presidente Gianluca Pesarini ed il direttore Gianni Niccolò. A realizzare in soli nove giorni la confortevole casa in legno è stata la Edilegno di Treviso, rappresentata dal titolare Claudio Giust. “Una giornata bella e commovente ci vede partecipi alla rinascita di un paese, di un borgo come questo – ha detto la presidente Unindustria Piovesana – ci dà molta soddisfazione. Sono quegli episodi della vita che poi ti restano per sempre dentro e danno anche un senso al nostro essere associazione. Sono presidente di Unindustria Treviso con noi abbiamo 2200 imprese associate, tra cui le maggiori hanno partecipato alla raccolta, gli associati si sono mostrati attenti e sensibili, questa è la testimonianza di una bella parte d’Italia che non viene raccontata ma c’è, che vuole reagire che ci tiene alle proprie origini e valori. Abbiamo potuto dare questo dono con il supporto di Edilegno, che ha realizzato questa struttura casa in circa nove giorni, han corso tanto e si son dati da fare perchè è importante, per noi è molto più quello che riceviamo di quanto diamo”.

 

Lo scorso 8 aprile era stato inaugurato il vicino ristorante “Il nido dell’Aquila”, di Renzo Budassi, rimasto tenacemente nella sua terra, nonostante abbia perso la casa a Muccia e la sede ultradecennale del ristorante, nel cuore di Monte Cavallo. Ora entrambe le strutture in legno, vicine, la prima data dalla Regione Marche, hanno uno spazio totale di 180 metri quadrati e possono ospitare per i pasti 130 persone circa. “Il sindaco Cecoli mi aveva promesso che mi avrebbe fatto restare qui, sono rimasto grazie a lui, io ho creduto in lui e lui in me, siamo ripartiti a Pasqua e Pasquetta abbiamo avuto tanta gente – racconta Budassi – avevo ricevuto tante offerte per lavorare fuori, al mare o in montagna, ma sono voluto rimanere qui, dove sono sempre stato”. Il grazie a Unindustria Treviso è giunto anche da Confindustria Macerata, che si sta impegnando per aiutare le piccole imprese locali, come ha spiegato il presidente Gianluca Pesarini: “Dobbiamo creare una mutualità territoriale anche a livello nazionale, per dare un contributo alle piccole e medie imprese, a guardare avanti, allo sviluppo ed al futuro. Questa è una cosa molto importante in questi territori dove non dobbiamo creare desertificazione, ma creare attività, fare formazione e quell’humus che genera popolazione che sarebbe l’economia del territorio. Un gesto di grande solidarietà e generosità come questo, ci permette di guardare alle opportunità di un territorio che offre tanto, a livello paesaggistico, di enogastronomia, di persone, a livello di formazione, una provincia con due università, formazione e lavoro ci permetteranno di ricreare le condizioni per ripartire”.

Il sindaco Pietro Cecoli ha voluto ringraziare Roberto Oreficini della Protezione civile, Unindustria Treviso e Confindustria Macerata per la grande generosità verso la sua comunità. “Oggi è stato un incontro toccante perchè sono tutte persone encomiabili, portare un aiuto da Treviso a Monte Cavallo non è una cosa semplice. Abbiamo raggiunto questo obiettivo grazie al nostro Roberto Oreficini della Regione Marche e Confindustria, li ringrazio dal profondo del cuore – racconta il sindaco – Adesso abbiamo una struttura di tutto rispetto, accogliente e bella, una struttura da montagna adatta per Monte Cavallo, montata dal martedì al giovedì della settimana dopo, in modo ultraveloce. Questo ci mostra che se uno vuole fare le cose riesce. La ricostruzione dovrebbe basarsi su un materiale utile e duraturo nel tempo, buttiamo via tutte quelle ricostruzioni posticce fatte negli anni passati. Ripartiamo da zero e non facciamo ridere i giapponesi con scosse del sesto, settimo grado. Loro fanno strutture che resistono fino all’ottavo e nono grado”.

In Comune si sta andando avanti con l’iter per avere in paese una decina di casette in legno, conclude Cecoli: “Ci hanno consegnato il progetto, probabilmente riusciamo ad averle per l’estate, l’area è già stata individuata e consegnata, incrociando le dita io spero di averle tra luglio ed agosto. Lungo la costa ci siamo spostati tre volte, rispetto a chi non si vuole spostare per niente. Eravamo ad Alba Adriatica, ora al Natural Village di Potenza Picena”.